Nebbiolo D’Alba Doc: la storia di uno dei vini più

Nebbiolo D’Alba Doc: la storia di uno dei vini più

 

Nebbiolo D’Alba Doc: la storia di uno dei vini più apprezzati  

 

Sembra che le prime tracce del Nebbiolo D’Alba Doc fossero presenti in terra Piemontese già nel Duecento e che fosse tra i vini più apprezzati per il suo sapore vellutato e armonico, esattamente come è ancora oggi nonostante sia andato in contro a naturali cambiamenti causati dal clima e dal terreno. La sua storia “ufficiale” viene fatta risalire al XII secolo quando entrò a far parte dei vini preferiti di Federico Barbarossa seguito poi da Carlo Alberto che decise addirittura di produrlo nelle sue cantine.

Perché è uno dei vini che ancora oggi appassiona i palati più raffinati? Sicuramente a rapire chi lo assaggia è il suo bouquet in cui si possono ritrovare le sfumature e l’essenza delle Langhe, del Monferrato e del Canavese, zone in cui viene coltivato da sempre. A spiccare in questo vino sono i profumi di tartufo, nocciole e terra misti a frutti di bosco, fragoline, ma anche tè, menta,

anice, cacao, radice di liquirizia. Come molti vini anche il Nebbiolo D’Alba esalta il suo sapore con l’invecchiamento, quando si rendono più apprezzabili anche le note di cannella, noce moscata, incenso, tabacco, note speziate e legnose che lo rendono uno dei vini più amati e pregiati.

  • Nebbiolo D’Alba Doc: l’origine del nome

L’origine del suo nome non è ancora ben chiara, secondo una teoria sembra che si riferisca alla maturazione delle uve che su quelle colline avviene durante la stagione delle nebbie, secondo una seconda teoria invece la parola Nebbiolo deriverebbe dalla pruina che ricopre gli acini in modo che sembrino, appunto, avvolti dalla nebbia. In entrambi i casi è strettamente legato alla sua terra, al Piemonte, alla zona in cui viene coltivato e che comprende ben venticinque Comuni sulle sponde del fiume Tanaro. Zona dalla quale non può allontanarsi e della quale non può fare a meno perché ne trae la sua forza e i frutti migliori, nonostante oggi sia coltivato anche nel resto della provincia oltre che in Valle d’Aosta, in Lombardia e in Franciacorta. Nebbiolo si lega in un connubio perfetto e naturale con Piemonte, senza bisogno di spiegazioni, lasciando fare tutto alla natura.

  • Gli abbinamenti in cucina

Per apprezzare al meglio questo vino è consigliato abbinarlo a una cucina ricca a base di carne – essendo un rosso intenso – in particolare manzo, maiale e pollo, ma anche di formaggi e salumi così come primi piatti come risotti e lasagne, ancor meglio se sono piatti tipici della tradizione piemontese. Il sapore di ogni ricetta, se accompagnata da questo vino, non potrà che essere esaltata diventando ancora più gustosa, del resto è noto quanto sia importante l’abbinamento cibo e vino in tavola perché è qualcosa che impreziosisce e rinnova, che avvolge e che rende unico ciò che si mangia. Per degustare direttamente a casa, magari davanti a una cena preparata da noi o per noi, il suo sapore secco e strutturato è possibile acquistare il Nebbiolo D’Alba Doc negli shop online come Origini.it. Un modo utile per ricevere i prodotti comodamente a casa risparmiando cosi tempo prezioso, ecco perché gli acquisti in rete stanno prendendo sempre più piede anche per la scelta di prodotti come i vini.

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