Couchsurfing: cos’è?
Uno dei problemi più comuni tra gli amanti dei viaggi è il budget da spendere e come fare per risparmiare il più possibile. Purtroppo tagliare i costi di voli aerei, treni o comunque dei mezzi di trasporto è difficile soprattutto se si decide di affrontare un viaggio intercontinentale. Come fare allora per ridurre al minimo le spese di soggiorno? Con l’avanzare della “sharing economy” al giorno d’oggi le possibilità di un viaggio al risparmio sono molte di più rispetto al passato. Tra tutte spicca, da un po’ anche in Italia, il servizio couchsurfing Italia: un modo che permette di alloggiare a costo zero a casa di gente disposta ad ospitare i “viandanti”.
Il couchsurfing, che tradotto alla lettera significa “fare surf sui divani”, è un servizio di scambio di ospitalità totalmente gratuito. Nasce nel 2003 dall’idea del programmatore statunitense Casey Fenton e oggi è il sito con il numero di utenti più alto nel settore. L’idea iniziale era appunto quella di mettere in contatto persone disposte a scambiare l’ospitalità. Lo slogan della società è proprio “stay with locals and meet travelers” che vuol dire letteralmente “soggiorna con la gente del posto e conosci i viaggiatori” ed è questa frase che racchiude al meglio lo spirito e gli ideali del servizio.
Il sito è totalmente gratuito per gli utenti, basta iscriversi e cercare e/o offrire un posto letto.
Couchsurfing: come funziona?
Come funziona il servizio di couchsurfing Italia che da qualche anno spopola anche nella penisola?
Come abbiamo già detto il sito è assolutamente gratuito e una volta completato il processo di iscrizione che richiede pochi minuti si può scegliere se continuare ad usarlo in modalità ospitante oppure ospite.
Dopo aver impostato la città che si desidera visitare e per quanti giorni sarà possibile controllare la disponibilità degli ospitanti del posto e ci si mette in contatto per definire i dettagli.
Uno dei dubbi più frequenti riguarda l’affidabilità del couchsurfing e degli ospiti/ospitanti: per risolvere questo problema ci si affida al metodo delle recensioni e dei commenti più o meno positivi che vengono fatti alla fine di ogni esperienza e che vengono resi pubblici e sono quindi facilmente reperibili direttamente sui siti a cui ci si affida.
Ovviamente è importante fare attenzione ad altri dettagli da non sottovalutare come ad esempio controllare se un utente è stavo verificato o meno dal sito, qual è la posizione della casa, se l’ospitante accetta in casa sia uomini che donne, qual è il tipo di sistemazione offerta (letto, divano, brandina) e così via.
Ma se si fa couchsurfing bisogna ricambiare il favore? No, assolutamente. Andare a dormire in una delle case messe a disposizione non implica che bisogni per forza ospitare chi ci ha ospitato. Non c’è alcun vincolo.
Couchsurfing Italia
Negli ultimi anni si sente parlare sempre più spesso di couchsurfing Italia perché questo fenomeno mondiale si è diffuso anche qui. Tra le mete più richieste in Italia vediamo ai primi posti Milano e Roma seguite da Torino, Bologna, Firenze: città prevalentemente artistiche e storiche. Solamente a Roma si contano circa 40.000 persone che hanno messo a disposizione uno o più posti letto.
Il couchsurfing non è solamente un modo per risparmiare i soldi dell’alloggio ma è soprattutto una maniera per entrare in contatto diretto con una nuova cultura, per fare nuove amicizie e conoscere in maniera approfondita e sotto un altro punto di vista la città che si sceglie di visitare.
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