I piatti biodegradabili, allo stesso modo delle stoviglie prodotte a partire da questo principio, vengono oggi chiamati prodotti eco-frendly, e cioè prodotti compatibili con il rispetto della natura, dell’ambiente e quindi delle risorse presenti naturalmente in natura. Ma a cosa servono i piatti biodegradabili, come quelli che puoi trovare su ecopiatti.net, ed in cosa si differenziano da altri prodotti monouso che per anni sono stati i protagonisti indiscussi delle nostre tavole e dei nostri eventi in genere?
Livello di biodegradabilità dei piatti: come si misura questa capacità?
Per rispondere a queste domande, occorre fare riferimento ad una serie di considerazioni importanti e molto utili che riguardano, appunto, i vari processi di biodegradabilità relativi a tutti i prodotti che utilizziamo. In linea di massima, quando si parla di biodegradabilità si fa riferimento alla capacità di un prodotto di essere dissolto in natura, per mezzo dell’azione e quindi dell’interferenza di agenti biologici, tra cui batteri, insetti, enzimi, piante, animali ed altri componenti fisici: in pratica, una sostanza biodegradabile è una sostanza in grado di trasformarsi in elemento nutriente per il terreno, grazie all’azione di queste componenti naturali che riescono a dissolverla attraverso la conversione metabolica del materiale in anidride carbonica.
Detto questo, è facile capire che un prodotto può essere biodegradabile allo stesso modo di un altro, ma ciò che differenzia due diversi prodotti è in genere la velocità con cui esso si degrada in natura: quando un prodotto è in grado di degradarsi del 90% in un periodo minore a 6 mesi, allora si dice che esso ha passato i test di biodegradabilità e che quindi è una sostanza ad elevato livello di biodegradazione in natura.
Come abbiamo detto, quindi, non tutti i prodotti presentano gli stessi tempi di biodegradabilità: mentre per alcuni il processo può essere anche abbastanza lungo, per altri esso è molto più breve, arrivando da un periodo variabile di migliaia di anni, fino ad un mese per prodotti altamente biodegradabili. Va da sé che è meglio, ove possibile, utilizzare prodotti che hanno un tempo più breve di degradabilità in natura perché significa che questi prodotti ci permettono di rispettare il più possibile l’ambiente ed il territorio, avendo un impatto quasi zero con il territorio stesso.
Piatti biodegradabili ma anche compostabili: ma cosa significa compostabilità?
Quando un prodotto, oltre ad essere biodegradabile, si degrada in natura disintegrandosi completamente, esso viene detto anche “compostabile”: il livello di compostabilità del prodotto è quindi compatibile con le caratteristiche e le esigenze di degradazione in natura, attraverso dei processi particolari che si differenziano a seconda del tipo di processo utilizzato.
In genere, si fa riferimento a due metodi di compostaggio: quello industriale, che utilizza meccanismi più complessi e quindi anche più controllati meccanicamente, e quello domestico, che in genere richiede più tempo di conversione anche perché la temperatura che si ottiene nel compost domestico (quello che si ottiene in giardino) è decisamente più bassa e meno costante rispetto a quella del compost industriale.
Comunque, tutti i piatti che si dicono biodegradabili e compostabili fanno parte di questo processo e possono essere disintegrati attraverso il compostaggio: dopo che sono stati utilizzati, essi possono essere conferiti nell’organico insieme agli scarti alimentari, e per mezzo dei processi di compostaggio possono essere sintetizzati facilmente e velocemente in natura, fino a diventare un fertilizzante per il terreno.
Il processo di compostaggio, sia quando esso è industriale, sia quando invece è domestico, può rappresentare sempre una valida alternativa ad altri metodi di smaltimento, come ad esempio lo smaltimento industriale o quello che avviene per mezzo di inceneritori.
Tutto questo ci fa comprendere appieno quanto sia importante utilizzare prodotti eco compatibili, che riescano a permetterci di mantenere intatto quell’importantissimo equilibrio naturale e ambientale.
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