L’attività ludica è un aspetto che nella vita di ognuno di noi va tenuta sempre in debita considerazione e a cui bisogna prestare attenzione. Giocare sviluppa la fantasia e, se lo si fa insieme ad altre persone, migliora le relazioni sociali.
Per questo motivo sin dalla notte dei tempi sono stati sviluppati giochi definiti “da tavolo” o “di società”, che negli ultimi anni hanno rivisto una nuova epoca d’oro.
Vediamo quindi come scegliere il migliore e quello più adatto a noi grazie allo studio di alcuni processi decisionali e relativi ai giochi da tavolo che abbiamo scoperto su Mi.Gi. un sito dedicato appunto a questa tipologia di giochi e che affronta la questione dal punto di vista scientifico/ludico.
Importanza e diffusione dei giochi da tavolo
Nonostante viviamo in un mondo invaso dalla tecnologia, in cui ciascuna attività viene ormai svolta in digitale, sono ancora intramontabili i giochi da tavolo. Questo potrebbe essere dovuto essenzialmente a due fattori principali: innanzitutto sono molto pratici non necessitando di energia elettrica; poi, costituiscono un ottimo pretesto per trascorrere piacevolmente del tempo insieme ad amici o famigliari. Ci si può riunire per partecipare ad un gioco da tavolo in qualsiasi luogo e periodo dell’anno, anche se a livello statistico tra gli adulti si riscontra un maggior utilizzo soprattutto durante il periodo natalizio, in occasione dei cenoni di Natale, Capodanno ed Epifania.
Nel corso di tali ricorrenze si fa uso, più che altro, dei classici giochi di società come il Monopoli o la Tombola, ma bisogna sapere che sul mercato oggi, sono presenti tantissime tipologie di passatempi di questo genere e vale sicuramente la pena dare un’occhiata al catalogo disponibile per sceglierne uno che sia adatto alle proprie esigenze e a quelle dei propri compagni di gioco. Ma cosa s’intende esattamente per “adatto” nei confronti di un oggetto simile? Essere “adatto”, in questo caso specifico, vuol dire essenzialmente essere divertente, interessante e mai noioso per chi ne prenderà parte. Dunque, se si desidera che un gioco da tavolo abbia successo, bisogna prestare particolare attenzione ad alcuni fattori che lo renderanno il migliore relativamente alla propria compagnia.
Fare la scelta giusta a volte può sembrare difficile, ma in realtà basta effettuare soltanto delle semplici valutazioni e il tutto verrà da sé!
Età e numero di partecipanti
La prima essenziale regola per scegliere il gioco da tavolo più giusto è quello di aver ben in mente la tipologia di persone con cui s’intende sedersi davanti al banco. Ma…Alt! Questo non significa che bisogna necessariamente giocare con qualcuno: si possono prendere in considerazione numerosi titoli per i quali non occorrono compagni, ma che possono benissimo essere affrontati in solitaria e portare al massimo divertimento individuale. Tuttavia si sa, uno degli aspetti più belli di questi passatempi è proprio quello di stare in compagnia, quindi, nel caso in cui non si voglia rinunciare alla possibilità di giocare da soli, la scelta migliore sarebbe quella di considerare un titolo che offra entrambe le possibilità: solitario e con amici.
Nel caso in cui si abbiano dei compagni di gioco, occorre valutare alcune loro caratteristiche, prima fra tutti l’età. Non a caso infatti, tra le istruzioni di molti giochi da tavolo sono presenti anche indicazioni per quanto riguarda quest’ultima: quelli destinati ad un pubblico che non supera i 12 anni sono sicuramente troppo semplici per adulti e ragazzi; d’altra parte, esistono giochi perfetti per adulti ma di eccessiva difficoltà per i più piccoli. Se però, come spesso capita in un ambiente famigliare, vi trovate in una situazione in cui l’età è molto variabile, niente paura! Esistono anche dei giochi ideati proprio per soddisfare il divertimento di tutti, indipendentemente dalla data di nascita. Sono questi i cosiddetti family games.
Bisogna considerare che l’età non è l’unico numero su cui porre attenzione, ma si deve tener conto anche della quantità effettiva di persone che potrebbe occupare il banco da gioco. Esistono alcuni titoli che propongono un certo range di giocatori e talvolta questa indicazione potrebbe non bastare: infatti in molti casi il gioco non rende allo stesso modo se il numero di partecipanti corrisponde al limite minimo, mentre risulta perfetto se sono presenti tutti i giocatori possibili. Per rimanere soddisfatti in ogni caso, prima di effettuare l’acquisto sarebbe quindi opportuno valutare attentamente la scalabilità del gioco, in modo tale che, variando il numero di partecipanti, la qualità della partita non subisca danni.
Limitare i tempi morti per ciascun giocatore
Quando si partecipa ad un gioco da tavolo in compagnia, la cosa migliore è che tutti al banco si divertano allo stesso modo. Uno degli aspetti fondamentali per ottenere tale effetto è quello di non avere durante il gioco lassi di tempo in cui qualcuno resti a guardare. Ma quando avviene ciò? La situazione si verifica inevitabilmente per i titoli che prevedono turni troppo lunghi per ciascun giocatore o l’eliminazione progressiva. Quest’ultimo aspetto in particolare è presente ad esempio nel gioco del Monopoli: una volta eliminati, si osserva il resto della partita da “bordocampo”, sperando che finisca in fretta in modo da poter fare un altro tentativo o magari riavere i propri amici per dedicarsi ad altre attività. È facile osservare che in queste situazioni il divertimento va scemando e, con esso, il piacere generale della serata. Per mantenere vivo il divertimento, occorre poi tener conto del tempo.
Ma attenzione! Per tempo non s’intende soltanto il già menzionato periodo che intercorre tra un turno e l’altro, ma bensì la durata complessiva del gioco che comprende anche la preparazione, l’eventuale spiegazione da rivolgere a nuovi partecipanti e il riordinare i pezzi per mettere via il titolo una volta terminato. Ed anche qui entra in gioco l’importanza dell’età dei partecipanti: se il titolo è destinato ai bambini, potete essere praticamente certi del fatto che i piccoli non avranno la pazienza di attendere che vengano svolte tutte le attività collaterali, e il gioco stesso se dura troppo a lungo potrebbe causare una perdita della concentrazione a metà partita. Le persone più adulte invece saranno più diplomatiche e si adatteranno facilmente anche a periodi maggiori.
Quindi qual è il modo migliore per scegliere il gioco in base a tale fattore? Tener conto contemporaneamente sia del pubblico al quale è destinato, sia della durata complessiva dei tempi morti, la quale è preferibile che sia la minore possibile.
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