Pneumatici ecologici e performanti, la sfida di Michelin per il futuro

Pneumatici ecologici e performanti, la sfida di Michelin per il futuro

È probabilmente il marchio di gomme più famoso del mondo, con una mascotte che ci fa compagnia da oltre 100 anni dal nome Bibendum e una storia tanto lunga quanto piena di successi; dopo aver conquistato i mercati di tutto il mondo e arricchito il catalogo di produzioni, in vendita ormai su tutti i canali sia fisici che virtuali, come nel caso di Euroimport Pneumatici, la Michelin è pronta a lanciare la sfida per il 2019 e per il prossimo futuro.

Il piano di Michelin

Il primo annuncio riguarda in realtà la prospettiva “lunga”, perché la promessa che arriva dai quartieri generali della compagnia francese è di quelle a scadenza rimandata: entro il 2048 gli pneumatici Michelin saranno composti per l’80% da “materiale sostenibile”, con un tasso di recupero che punta addirittura al 100 per cento. Questo è l’ambizioso piano trentennale della società, che sta cercando di come applicare l’economia green all’industria dei trasporti e al mondo della mobilità a 360 gradi, intervenendo in un campo che produce un miliardo di pneumatici a fine vita all’anno, l’equivalente di 25 milioni di tonnellate di gomma.

Un futuro verde per la mobilità

L’obiettivo di Michelin è duplice, perché l’azienda intende declinare i propositi “green” in un business redditizio, ma la strada è lunga e il lavoro è sicuramente enorme: allo stato attuale, gli pneumatici realizzati con materiali sostenibili raggiungono una quota vicina al 30 per cento, mentre il tasso di recupero si ferma al 50 per cento. Per tener fede all’impegno, il brand ha annunciato una strategia che passa per la ricerca sui materiali e investimenti in tecnologie di riciclo, anche attraverso l’acquisizione di aziende e startup di settore, come già avvenuto con Leigh, società chimica statunitense specializzata in micropolveri derivate da pneumatici usati.

Una visione fantascientifica

Passi in avanti sono stati compiuti anche nella progettazione di gomme “del futuro”, come Vision, pneumatico hi tech annunciato già nel 2017 che, stando agli ultimi aggiornamenti, potrebbe essere davvero realizzato: sarà senza aria, realizzato con materiali riciclati e avrà un battistrada rinnovabile da una stampante 3D. Eppure, non è solo su questi scenari quasi fantascientifici che si sta muovendo la Michelin, impegnata anche a realizzare pneumatici ancor più performanti.

Uno pneumatico dalle prestazioni eccezionali

La notizia è trapelata nelle ultime settimane: il team di ingegneri della società sono al lavoro per creare uno pneumatico dalle caratteristiche eccezionali, capace di superare e infrangere la soglia delle 300 miglia orarie, che possiamo tradurre in circa 482 km/h, garantendo ovviamente stabilità e sicurezza alla super vettura che sfreccia a tale velocità.

Ritoccare il record di velocità

Al momento, il record di estrema velocità è detenuto dalla Koenigsegg Agera RS, che in un test eseguito in una strada chiusa al traffico in Nevada ha raggiunto i 447.24 km/h; sul banco degli sfidanti sono già salite le agguerrite Hennessey Venom F5 e la nuova Bugatti Chiron (ex detentore del record), ma prima di effettuare la sfida alla velocità servono pneumatici in grado di sopportare la pressione di questi pazzeschi record, un compito che appunto la Michelin ha deciso di assolvere per tentare di superare un altro limite.

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