Il Veganismo è ormai diventato uno stile di vita sempre più diffuso. Sull’onda dei movimenti animalisti, molta gente sceglie di adottare quella che è diventata ormai una vera e propria dottrina. Non tutti, però, sanno cosa significa condurre una “vita vegana”. E’ giusto spiegare anzitutto qual’è lo scopo di una persona che si avvicina al veganismo: contrariamente a quanto si potrebbe pensare i vegani non puntano ad evitare l’uccisione di ogni forma di vita animale, bensì quello di non partecipare allo sfruttamento e all’uccisione sistematica e intenzionale degli animali. Dunque, lo stile di vita vegano, non riguarda solo il cibo, ma anche il modo di vestire, abitare e perfino guidare. Qui, però, ci occuperemo di cosa mangiare. Ecco dieci cose che deve sapere una persona che si avvicina al veganismo sull’alimentazione da seguire.
RIFIUTO DI OGNI CIBO ANIMALE O PRODOTTO DA ESSO
Se un vegetariano non mangia la carne, ma si nutre di uova, latte e pesce, un vegano rifiuta tutti questi prodotti. Ogni alimento che viene prodotto da un animale per il vegano è tabù. Allo stesso modo un vegano non mangia prodotti formati con ingredienti derivati da animali, tipo pasta all’uovo o brodo di carne.
CARENZA B12
La vitamina B12 è essenziale per l’organismo umano, ma è presente solo nel manzo (specie nel fegato), in alcuni tipi di pesce (aringa, sardine, sgombro), nei molluschi, nelle uova, nel latte e nei latticini.Questo significa che, chi adotta un regime vegano, rischia una seria carenza di vitamine B12 e, di conseguenza, l’anemia.
INTEGRATORI VITAMINICI
Chi inizia una vita vegana ha necessità di prendere alcuni integratori vitaminici per riequilibrare il proprio organismo. Il consiglio è quindi, quello di andare prima dal proprio dottore, oltre che da un nutrizionista, per capire bene come bilanciare la dieta.
NO BAMBINI
Se si decide di intraprendere una dieta vegana è importante sapere che c’è un’età da cui partire. I medici, infatti, consigliano di non permettere ai bambini in fase di sviluppo di diventare vegani, poichè verrebbero privati di alcune sostanze indispensabili per una crescita sana.
PASSAGGIO GRADUALE
Il passaggio alla dieta vegana non avviene da un giorno all’altro, ma gradualmente. Si inizia con l’aggiunta di più cibi a base vegetale, mentre allo stesso tempo si tagliano prodotti di origine animale, in particolare quelli che sono non-organici e più elaborati, soprattutto, cibi raffinati.
COSA SI MANGIA
I vegani mangiano cereali e derivati (pane, pasta, cracker) sia integrali che raffinati(farina di frumento o mais, ad esempio), legumi, frutta secca (nocciole, noci ecc), semi oleaginosi (zucche, sesamo), verdura e frutta di ogni tipo, olio e grassi vegetali.
LEGGERE LE ETICHETTE
Una volta che si è scelto di diventare vegani, bisogna prestare grande attenzione alle etichette alimentari. Solo perché un prodotto alimentare non è palesemente non-vegano non significa che è adatto per una dieta vegan. Prodotti come la caseina e il siero di latte (che provengono dal latte) sono presenti in molte barrette di cereali, pane, muesli, mentre la gelatina e il sego (noto anche come sugna) sono derivati della carne.
SEITAN, SOIA E KUMBU
Cos’è il Seitan? Conosciuto come la “carne dei vegani” è un impasto, altamente proteico, ricavato dal glutine del grano di tipo tenero o farro o khorasan (quest’ultimo è un grano scoperto e coltivato in Iran). Il seitan viene cotto ed insaporito in acqua con salsa di soia, alga kombu, sale.
La soia e il kombu sono due altri alimenti che non possono mancare in una dieta vegana. La prima è più conosciuta ed è ottima per preparare primi, secondi, salse, per condire al posto dell’olio. Il secondo è un’alga marrone ricca di sali minerali, comunemente usata nei ristoranti giapponesi nella zuppa di miso. E’ ottima per preparare minestre, zuppe e brodi.
PERICOLO SOIA
Sembra una contraddizione con quanto scritto sopra, ma non lo è. Spieghiamo: secondo i medici consumare troppa carne di soia è probabilmente peggio di consumare quella di origine animale di alta qualità. I sostituti della carne sono spesso molto elaborati e carichi di sodio e conservanti, quindi leggere attentamente le etichette. Le sane fonti di soia sono miso, tempeh, tofu e latte di soia.
VEGANI? NO, FLEXITARIAN
Chi ha giudicato troppo complicato seguire lo stile di vita vegano, potrebbe sempre diventare Flexitarian. A differenza dei vegetariani e dei vegani, i Flexitarian non mangiano la carne per una scelta salutista, non per motivi etici. La dieta flexitariana mira, quindi, a facilitare il passaggio ad un regime alimentare caratterizzato da un minor consumo di carne promuovendo cibi freschi, naturali e stagionali, ma includendo anche alimenti conservabili in dispensa e nel freezer.
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