10 cose da sapere per chi vuol diventare Vegano

Dieci cose da sapere se si vuole diventare vegano: cosa mangiare a cosa stare attenti e come bilanciare la dieta

10 cose da sapere per chi vuol diventare Vegano

Il Veganismo è ormai diventato uno stile di vita sempre più diffuso. Sull’onda dei movimenti animalisti, molta gente sceglie di adottare quella che è diventata ormai una vera e propria dottrina. Non tutti, però, sanno cosa significa condurre una “vita vegana”. E’ giusto spiegare anzitutto qual’è lo scopo di una persona che si avvicina al veganismo: contrariamente a quanto si potrebbe pensare i vegani  non puntano ad evitare l’uccisione di ogni forma di vita animale, bensì quello di non partecipare allo sfruttamento e all’uccisione sistematica e intenzionale degli animali. Dunque, lo stile di vita vegano, non riguarda solo il cibo, ma anche il modo di vestire, abitare e perfino guidare. Qui, però, ci occuperemo di cosa mangiare. Ecco dieci cose  che deve sapere una persona che si avvicina al veganismo sull’alimentazione da seguire.

RIFIUTO DI OGNI CIBO ANIMALE O PRODOTTO DA ESSO
Se un vegetariano non mangia la carne, ma si nutre di uova, latte e pesce, un vegano rifiuta tutti questi prodotti. Ogni alimento che viene prodotto da un animale per il vegano è tabù. Allo stesso modo un vegano non mangia prodotti formati con ingredienti derivati da animali, tipo pasta all’uovo o brodo di carne.

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CARENZA B12
La vitamina B12 è essenziale per l’organismo umano, ma è presente solo nel manzo (specie nel fegato), in alcuni tipi di pesce (aringa, sardine, sgombro), nei molluschi, nelle uova, nel latte e nei latticini.Questo significa che, chi adotta un regime vegano, rischia una seria carenza di vitamine B12 e, di conseguenza, l’anemia.

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INTEGRATORI VITAMINICI
Chi inizia una vita vegana ha necessità di prendere alcuni integratori vitaminici per riequilibrare il proprio organismo. Il consiglio è quindi, quello di andare prima dal proprio dottore, oltre che da un nutrizionista, per capire bene come bilanciare la dieta.

NO BAMBINI
Se si decide di intraprendere una dieta vegana è importante sapere che c’è un’età da cui partire. I medici, infatti, consigliano di non permettere ai bambini in fase di sviluppo di diventare vegani, poichè verrebbero privati di alcune sostanze indispensabili per una crescita sana.

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PASSAGGIO GRADUALE
Il passaggio alla dieta vegana non avviene da un giorno all’altro, ma gradualmente. Si inizia con l’aggiunta di più cibi a base vegetale, mentre allo stesso tempo si tagliano prodotti di origine animale, in particolare quelli che sono non-organici e più elaborati, soprattutto, cibi raffinati.

COSA SI MANGIA
I vegani mangiano cereali e derivati (pane, pasta, cracker) sia integrali che raffinati(farina di frumento o mais, ad esempio), legumi, frutta secca (nocciole, noci ecc), semi oleaginosi (zucche, sesamo), verdura e frutta di ogni tipo, olio e grassi vegetali.

LEGGERE LE ETICHETTE
Una volta che si è scelto di diventare vegani, bisogna prestare grande attenzione alle etichette alimentari. Solo perché un prodotto alimentare non è palesemente non-vegano non significa che è adatto per una dieta vegan. Prodotti come la caseina e il siero di latte (che provengono dal latte) sono presenti in molte barrette di cereali, pane, muesli, mentre la gelatina e il sego (noto anche come sugna) sono derivati ​​della carne.

SEITAN, SOIA E KUMBU 
Cos’è il Seitan? Conosciuto come la “carne dei vegani” è un impasto, altamente proteico, ricavato dal glutine del grano di tipo tenero o farro o khorasan (quest’ultimo è un grano scoperto e coltivato in Iran). Il seitan viene cotto ed insaporito in acqua con salsa di soia, alga kombu, sale.
La soia e il kombu sono due altri alimenti che non possono mancare in una dieta vegana. La prima è più conosciuta ed è ottima per preparare primi, secondi, salse, per condire al posto dell’olio. Il secondo è un’alga marrone ricca di sali minerali, comunemente usata nei ristoranti giapponesi nella zuppa di miso. E’ ottima per preparare minestre, zuppe e brodi.

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PERICOLO SOIA
Sembra una contraddizione con quanto scritto sopra, ma non lo è. Spieghiamo: secondo i medici consumare troppa carne di soia è probabilmente peggio di consumare quella di origine animale di alta qualità.  I sostituti della carne sono spesso molto elaborati e carichi di sodio e conservanti, quindi leggere attentamente le etichette. Le sane fonti di soia sono miso, tempeh, tofu e latte di soia.

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VEGANI? NO, FLEXITARIAN
Chi ha giudicato troppo complicato seguire lo stile di vita vegano, potrebbe sempre diventare Flexitarian. A differenza dei vegetariani e dei vegani, i Flexitarian non mangiano la carne per una scelta salutista, non per motivi etici. La dieta flexitariana mira, quindi, a facilitare il passaggio ad un regime alimentare caratterizzato da un minor consumo di carne promuovendo cibi freschi, naturali e stagionali, ma includendo anche alimenti conservabili in dispensa e nel freezer.

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